Prima pensa, poi parla, perché parole poco pensate portano pena.

Proverbio italiano

Vero. Buono. Utile. Tre parole efficaci a portata di tutti, ma spesso sottovalutate.

 

Nell’articolo di oggi voglio raccontarti una storiella con lo scopo di illustrarti l’importanza di queste tre parole nei rapporti interpersonali e professionali.

 

Un giorno qualcuno venne a trovare un saggio. Gli disse, pensando di fargli un favore:

– Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?

– Un momento, prima che me lo racconti vorrei farti un test.

 – Un test?

– Sì, continuò il saggio. Ti farò tre domande a cui dovrai rispondermi onestamente. Prima di raccontare una cosa sugli altri è bene prendersi il tempo per filtrare ciò che si vorrebbe dire. La prima domanda: hai verificato se quello che mi dirai è vero?

– No, ne ho sentito solo parlare…

– Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo con la seconda domanda: quello che vuoi dirmi sul mio amico è qualcosa di buono?

– Ah no, al contrario!

– Dunque, prosegui il saggio, vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, ti faccio la terza domanda: è utile che io sappia cosa avrebbe fatto questo amico?

– Non proprio.

– Allora – concluse il saggio – quel che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile, perché volevi dirmelo?

 

Ecco, tieni a mente questa sigla: VBU dove V sta per verità, B per bontà e U per utilità. Se ciò che stai per dire non è né vero, né buono, né utile, lascia perdere e fai qualcos’altro. Risparmia le tue energie e quello del tuo interlocutore e impiega quel tempo per fare dell’altro, qualcosa di buono e utile, per esempio.

 

Porsi delle domande prima di parlare, si sa, non è da tutti. Ma è una buona abitudine, quindi coltivala.

 

Buona settimana.

 

Lucian

 

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