10 parole efficaci per tenersi in forma. Quali sono, come e quando usarle.
La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente.
Arthur Schopenhauer
Le parole che decidiamo di fare nostre ci possono aiutare a restare in forma. In questo articolo ho deciso di condividerne dieci, tratte dal dizionario dell’esperienza personale.
A un certo punto della mia vita le ho trovate di profonda ispirazione. Mi hanno motivato a compiere azioni e a resistere alle tentazioni. Mi hanno dato l’energia necessaria per demolire vecchie abitudini e costruirne di nuove.
Le dieci parole che andrai a leggere sono in grado di spostare l’ago della tua … soddisfazione personale. Dipende da ciascuno di noi come vogliamo leggerle: possono aprire i portoni del cambiamento o chiuderci nella nostra rassicurante routine.
Dieci parole, quindi, per creare opportunità e affrontare nuove sfide. Di miglioramento personale.
Dieci parole da leggere, come vuoi tu
Vediamole, allora, queste dieci parole diventate magiche grazie al significato che ho deciso di attribuirle.
- Ginnastica: ti ricordi la matematica del tempo in cui l’unità di misura … base è lo spicchio? Ecco, uno spicchio al giorno leva la sedentarietà di torno. Tra 20 e 30 minuti di attività fisica al giorno fanno 2-3 ore a settimana (senza contare la domenica), una buona media per mantenere alto il benessere fisico e mentale della popolazione adulta. Personalmente mi sono creato una serie di esercizi che ripeto, con alcune variazioni, ogni giorno. Costo zero, soddisfazione massima.
- Studio: se il cervello non ha di cosa nutrirsi rischia di entrare in letargo. Non serve per forza iscriversi a un corso di dottorato, basta coltivare una propria passione approfondendo uno o più argomenti che suscita un interesse maggiore in ciascuno di noi. Costi modesti, soddisfazione garantita. La comunicazione, la psicologia e la filosofia sono tra le discipline che più mi hanno interessato dai tempi del liceo. Restare studente e vivere studiando ha molteplici benefici per la mente e per l’anima. Perciò, sei ancora qui? Torna subito sui libri… 😉
- Curiosità: strettamente legata al punto due. La curiosità va stimolata, (ri)cercata e soddisfatta. Non ha costi e la puoi impiegare nei più disparati ambiti. Io preferisco le scienze umane, al centro delle quali si trova questa sofisticata creatura che chiamiamo essere umano.
- Sigarette: più di cinque anni fa, un tarda serata di metà dicembre presi la decisione di smettere di fumare. A partire dal giorno dopo. Fumavo da parecchi anni, ma solo con l’arrivo della junior più grande. Chiara, cominciai a mettere in discussione questa abitudine che ancora oggi richiama alla mia mente la figura dell’intellettuale novecentesco: pensatore e fumatore. Te lo immagini Sartre senza una cicca in mano? O Bukowski? O Fallaci? Mi chiedi come mi sento senza sigarette? Beh, prova a smettere e vedrai, anzi sentirai …
- Cibo: Il mangiare (e il bere), oltre ad essere la risposta a dei bisogni primari, è un momento speciale di socialità, di intimità e di condivisione. Tra i più gratificanti della nostra quotidianità. Fare attenzione a non fare eccessi costa poco e ha notevoli benefici.
- Limiti: accettarli, non superarli, rispettarli, non ignorarli dovrebbe essere il mantra di chiunque voglia restare con i piedi per terra e lo sguardo rivolto in alto. Nonostante l’indomabile competizione che il mondo moderno ci chiama ad affrontare quotidianamente. Certo, la vita non è mai un fiume dormiente nel proprio letto, è piuttosto un torrente serpeggiante, ricco di sfide, opportunità e imprevisti. Proprio per questo: accettarli, non superarli, rispettarli, non ignorarli, i limiti.
- Doccia: sulla doccia fredda trovate molte opinioni contrastanti: c’è chi dice sì, c’è chi dice no. Io l’ho provata e adattata e, adesso, è di fatto entrata nella galleria delle buone abitudini: 60 secondi di doccia fredda quanto puoi resistere alla fine di quella calda ha l’effetto di una confezione di energizzanti consumata per intero, in un sola volta. Provala … che goduria! 😉
- Lingue: da anni non lascio passare un giorno senza che io scriva, legga, parli o guardi in tutte e quattro le lingue che conosco. Mi tengo sempre un dizionario a portata di mano. Mi piace giocare con le parole e con i loro significati e lo faccio spesso insieme ai miei due juniors. Certo, qui, i costi sono piuttosto elevati in termini di tempo e energia creativa, ma l’amore per le parole ha come tutte le altre forme di amore un suo prezzo. Io, questo, lo pago volentieri.
- Trappole. Tra le più insidiose trappole mentali ci sono quelle di tipo “se quella volta fosse/i … allora adesso sarebbe …” Ecco, guardarsi dietro con rammarico o lasciarsi in … pasto ai rimpianti non si fa. Facile? Nop, ma del resto neanche vivere è facile …
- Scemonite: sono le mie preferite 😉 È una parola entrata nel dizionario familiare dal meraviglioso mondo dello scout. Sono quei momenti in cui decido di ridiventare bambino e guardare il mondo con gli occhi di Marco, il mio junior più piccolo, o di Chiara, la mia junior più grande. Li separano otto anni, perciò la sfida non è di poco conto. Le scemonite sono quando ridiamo di gusto, non importa di che cosa.
Queste sono le 10 parole che ho voluto condividerti, augurandomi che possano avere su di te la stessa ispirazione che hanno avuto su di me.
Ricordati. Dipende solo da te come decidi di leggerle. Che significato scegli di attribuirle.
Buona settimana,
Lucian
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