Sogno una scuola che dica alle nuove leve del mondo di domani come si studia, prima di dire loro: Studiate, (altrimenti vi metto in castigo)! Sogno la scuola che dica alle nuove generazioni Studia MENO, impara MEGLIO. Sogno la scuola che mette al bando la “doverizzazione” dello studio a favore dell’apprendimento dilettevole ed efficace.

Studiare senza riflettere è inutile. Riflettere senza studiare è pericoloso.

Confucio

Tutto qui? No. Sogno anche quel giorno in cui prima di scambiare le nuove generazioni per contenitori da riempire di saperi, la scuola valorizzi gli studenti per ciò che sono: i “comandanti” in carica della struttura più strabiliante dell’universo. Parlo del cervello, il centro di comando della vita. È qui, nella più stupefacente parte del corpo umano che nascono idee e azioni, parole e comportamenti, il sapere pratico e l’arte di imparare (e di insegnare). È nel centro di commando della nostra vita, dall’incontro tra parole, contesti ed emozioni che prendono forma le idee, la creatività, la memoria, la motivazione, ma anche la procrastinazione, l’ansia di prestazione, lo studio a misura di somaro e l’autostima frantumata.

 

Stiamo parlando di una straordinaria forza propulsiva racchiusa in un solo chilogrammo e mezzo – grammo più, gramo meno, a seconda della conformazione fisica – del peso totale di un essere umano. Il cervello, l’affascinante organo umano a somiglianza della noce, tiene insieme i filamenti di circa 86 miliardi di neuroni: cellule cariche di informazioni in grado di ricevere, elaborare e trasmettere impulsi nervosi eccitatori e inibitori. La loro funzione? Regolare, coordinare e armonizzare il funzionamento di una “macchina” perfetta: il corpo umano. I neuroni, inoltre, ci aiutano a percepire il mondo esterno per com’è e aggiustarlo per come vorremmo che fosse. Il tutto a partire da un’idea, da un sogno germogliato in quella parte incastonata tra le due orecchie: la nostra testa.

 

Un’arte, una sfida: Studia MENO, Impara Meglio

Ora, sognare va bene, ma non basta. Occorre trasformare il sogno in realtà. Ed è quello che farò con il prossimo corso RhetoFan: SMIM – Studia MENO, Impara Meglio, in programma per il 18 novembre alle 17.00 e il 19 novembre alle 18. Queste saranno le uniche date in cui presenterò, gratuitamente, in diretta sul canale YouTube del portale RhetoFan | Palestra delle Parole il succo delle tecniche di apprendimento efficace (clicca e iscriviti al canale se non lo hai ancora fatto, per rimanere sempre aggiornato sui nuovi video pubblicati).

Cinque sono i gradi per giungere alla saggezza: tacere, ascoltare, ricordare, agire, studiare.

Proverbio arabo

Fiumi di inchiostro digitale e analogico si (ri)versano ogni giorno, più volte al giorno, su come, quando, quanto e perché studiare. Per dirti, quando cerchi “apprendimento efficace” sul nostro onnisciente, onnipresente e onnipotente motore di ricerca di tutti i giorni – Google – ti troverai davanti 14 milioni di risultati in 0,60 secondi.

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Per “tecniche di apprendimento efficace”, invece, qualcosa come 13 milioni di risultati in 0,76 secondi. 

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Uno sterminato oceano di informazione libera e condivisa in cui si dice di tutto e di più.

 

Il succo dell’apprendimento efficace: quattro temi in novanta minuti (minuto più, minuto meno)

I temi che realmente contano, tuttavia, quando parliamo di apprendimento efficace, sono quattro. Tutti “al lavoro” per raggiungere l’ambizioso obiettivo: studiare bene. Sono quattro temi che possono davvero fare la differenza tra lo studio a misura di un somaro e l’arte di imparare.

 

Eccoli:

  • Procrastinazione – questa è lo spauracchio in grado di farti brutti scherzi non appena allentate le briglie, ma con alcuni stratagemmi riuscirai a tenerla a bada e farle fare ciò che vuoi tu
  • Apprendimento – c’è modo e modo per imparare e quando sai quale ti dona di più riesci a risparmiarti parecchi mal di testa e di pancia
  • Memoria – è l’alleanza che veramente conta: tranne poche eccezioni, memorizzare nuovi concetti può essere davvero uno spasso
  • Sonno – l’aspiratossine notturno, silenzioso ed efficace, che va usato a tutta potenza, capirai come e perché

Sono questi i temi che affronterò nei due incontri di 45 minuti (minuto più, minuto meno) del prossimo corso RhetoFan: SMIM – Studia MENO, Impara MEGLIO. Obiettivo? Incoraggiare studenti, genitori (alle prime armi o consolidati), e tutti coloro che credono nell’apprendimento continuo a studiare, finalmente, come si deve: meno e meglio. E non è tutto: ti fornirò anche un metodo di studio limpide e divertente che ho intitolato CAMPPE, un acronimo facile da ricordare, per mettere ordine nei concetti che dovrai affrontare nella prossima sessione di studio.

 

Quindi, se vuoi scoprire che cos’è CAMPPE, come funziona, come e perché potrà esserti utile per ingranare finalmente quella marcia in più dello studio efficace e divertente c’è davvero poco da fare. Guarda il video di presentazione (30 secondi) e collegati al canale YouTube di RhetoFan mercoledì 18 novembre, alle 17.00 e giovedì, 19 novembre alle 18 per tre quarti d’ora circa con carta, penna e un bicchiere d’acqua. È l’imperdibile occasione per rendere lo studio meno frustrante e più dilettevole.

 

Buona settimana,

 

Lucian