«Nel discutere sento sempre che sono un po’ dell’opinione del mio contradditore» (Ernest Renan) perché «è sempre vero anche il contrario» (Leo Longanesi).

Questa, la sua citazione del cuore.

Docente del primo insegnamento attivato in Italia di Teoria dell’argomentazione, all’Università di Padova, e ideatore dell’innovativa Palestra di Botta e Risposta in forma di tornei regionali e nazionali di dibattito argomentato e regolamentato. Presidente dell’Associazione per una Cultura e la Promozione del Dibattito e direttore della rivista Eris, Rivista internazionale di argomentazione e dibattito. Lui è il professor Adelino Cattani ospite speciale del secondo incontro che RhetoFan propone sotto il titolo Comunicazione. Digitale. Nuove Generazioni.

Da Padova, il professor Cattani ha risposto con entusiasmo al mio invito di immaginare e costruire il Futuro, dibattendo su un tema di notevole importanza nello sviluppo personale delle nuove generazioni: l’argomentazione, un’attività prettamente umana e sofisticata. Un tema, questo dell’argomentazione che insieme al ragionare su ciò che diciamo e ci viene detto e al navigare che si è arricchito di significato con l’avvento del digitale, si prestano al dibattito e – cosa ancora più istruttiva, seria e divertente allo stesso tempo – creano il dibattito. O la disputatio, come sottolineerebbe il professor Cattani per dar lustro a una parola nata nel Belpaese, e mettere in ombra quel debate arrivato in (esagerata) magna pompa dall’Oltreoceano. Oggi, a distanza di 18 anni da quel 2001 in cui fu attivato il corso universitario di Teoria dell’argomentazione è un indiscusso punto di riferimento a livello nazionale sulle tecniche efficaci di argomentazione.

Il mio primo incontro con il dibattito risale a metà degli anni ’90 quando insieme ad altri miei coetanei ci incontravamo a dibattere, per l’appunto, su un argomento con tanto di cerimoniale: ci si alzava in piedi, ci si sistemava i vestiti, ci si schiariva la voce con aria seria e si prendeva formalmente la parola. Per sostenere con forza il proprio argomento e confutare con altrettanta forza la contro argomentazione dell’interlocutore. Quando i sentieri della mia vita incontrarono per la prima volta quelli del professor Cattani fui folgorato. A distanza di 25 anni, il dibattito ritornava in piena forza nella mia vita, ricordandomi gli anni della gioventù e sigillando la mia padronanza di una seconda madrelingua. Seconda lingua, l’italiano, acquisita interamente sul campo, da autodidatta prima, nelle aule dell’università poi, passando per le chiacchierate con i colleghi dei molti lavori che ho svolto prima, durante e dopo gli anni dell’università a Trento. Vabbè, lo ammetto, all’epoca era debate e mi andava bene così. Ora però chiamiamolo dibattito e ricordiamoci che rappresenta uno dei migliori strumenti di miglioramento personale. Provatelo e non ve ne pentirete. Fatelo provare alle nuove matricole della vita e non se ne pentiranno.

La vasta esperienza accademica del professor Cattani è contenuta nei numerosi libri che ha scritto, molti dei quali tradotti in più lingue: Botta e risposta. L’arte della replica (2001), Come dirlo? Parole giuste, parole belle (2008), 50 Discorsi ingannevoli (2011), Dibattito. Doveri e diritti, regole e mosse (2012) Palestra di botta e risposta. Per una formazione al dibattito (2018).

Tuttavia, la sua creatura di cuore è la Palestra di Botta e Risposta fondata nel lontano 2006. Da allora, moltissimi studenti delle superiori e delle medie hanno scoperto le delizie del dibattito e fatto tesoro di tecniche e strategie di argomentazione che hanno poi utilizzato in età adulta. Forte dell’interesse crescente non solo nella regione Veneto ma anche a livello nazionale, nel 2013 raddoppia: oltre all’annuale appuntamento con le finali del Torneo di dibattito regionale, organizza le finali nazionali del Torneo di dibattito Palestra di Botta e Risposta, giunto quest’anno alla sesta edizione (in programma dal 31 ottobre al 3 novembre, nell’oasi dei Santuari Antoniani a Camposampiero, Padova).

Il suo libro di cuore e un classico dell’antichità, attualismo oggi, nella nostra Quotidianità tecnologica, come allora: l’opera di Plutarco, L’arte di ascoltare (e di tacere).

Non puoi mancare al secondo Aperi4Chiacchiere Ragionare. Navigare. Argomentare. dell’11 ottobre, ore 17.30, a Trento, nella Sala Polivalente Clarina, in via Clarina 2/1. Per condividere idee ed esperienze per meglio districarsi sui sinuosi sentieri della vita. Scrutando il Futuro dalla finestra del Presente.

Ingresso gratuito e aperto a tutti. Ma soprattutto a chi vuole un Futuro migliore e a chi vuole migliorare il Futuro.

L’incontro si concluderà con un momento conviviale organizzato in collaborazione con l’Azienda Agricola Cà de l’Albera di Aldeno.

Un’occasione unica per allenarsi in una Palestra speciale: la Palestra delle Parole dove puoi scoprire ed esplorare nuovi significati, nuove visioni, nuovi orizzonti.

Un imperdibile appuntamento rivolto a tutti coloro che aspirano a un Domani migliore di Ieri. A tutti coloro che costruiscono il Domani con le risorse di Oggi: non solo educatori e genitori, ma anche imprenditori e professionisti della parola, del web, del digitale. Studenti e studentesse che hanno a cuore l’umano e l’umanistico e tra le mani una tastiera, codici e algoritmi.

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