Nulla è permanente tranne il cambiamento.

Eraclito di Efeso

Oggi scrivo il post numero 100 sul RhetoBlog di RhetoFan. In quasi due anni dal lancio del progetto, ho scritto più di 100 000 parole offrendo gratuitamente ai miei lettori strumenti pratici per parlare meglio e parlare meno. Ho coltivato questo mio giardino digitale per condividere spunti, stimoli e risorse ma anche ricerche, riflessioni ed esperienze personali attorno ai tre temi che definiscono il progetto: Retorica, Comunicazione e Crescita Personale. Ho sperimentato in prima persona che parlando meno, parliamo meglio, abbiamo più tempo per noi, più energie per i nostri cari, per i nostri progetti, per il nostro sviluppo personale. Diventiamo più strategici nella comunicazione, più efficaci e più efficienti nella trasmissione dei messaggi. Più consapevoli dell’importanza del contesto verbale e simbolico. Più consapevoli dell’unica risorsa che ci rende davvero ricchi: il Tempo.

In occasione di questo anniversario, vorrei condividere con te alcuni dei momenti più significativi nella gestione del progetto RhetoFan.

La sfida più ardua: ricercare le parole giuste (e a volte trovarle) per esprime sfumature diverse in lingua italiana; a più di 17 anni di permanenza nel Bel Paese, l’italiano rivendica caparbiamente lo stesso posto della mia dolce madrelingua, il rumeno; una battaglia senza vinti né vincitori.

Il mio articolo di cuore: Le sette meravigliose lezioni che ho imparato da mia figlia (in cambio delle mie tre), scritto in occasione del suo 7° compleanno.

Il momento più emozionante: quando uno dei più esigenti lettori del blog fece il primo commento al Triangolo delle Comunicazione (I).

Il momento più intenso: la telefonata di un sabato mattina a cui seguì una lunga e piacevole chiacchierata. Era il professor Adelino Cattani, docente di Teoria dell’argomentazione all’Università di Padova, autore di Botta e Risposta. Fui entusiasta.

L’insoddisfazione più grande: la disiscrizione dalla newsletter di RhetoFan di alcuni lettori; non puoi accontentare tutti è un modo di dire banale ma azzeccato.

Il gesto più audace: suonare il campanello dell’abitazione di Annamaria Testa, tra i maggiori esperti di comunicazione dell’Italia e autrice di Farsi capire; non mi ricevette, quindi le scrissi un biglietto a mano e le lasciai in portineria una copia cartacea dell’Arte del Parlare con Arte.

La più sorprendente e-mail: ricevuta dall’altra parte dell’oceano, da Howard Gardner, professore di Scienze cognitive alla Harvard Graduate School of Education e autore di Forma Mentis. Saggio sulla pluralità dell’intelligenza; parlammo di Intelligenza Retorica e fu uno di quei stimoli che mi spinse a fertilizzare con maggiore determinatezza il mio giardino digitale.

Uno dei migliori testi: Il Decalogo di Ogni Giorno.

La più grande sfida: fare il giudice di una gara di dibattito, con RhetoFan nella Palestra Di Botta e Risposta.

La più solida conferma che RhetoFan è in grado di offrire strumenti pratici per migliorare la comunicazione e sviluppare proficue relazioni: le consulenze personalizzate di training discorsivo e fitness mentale.

Il momento più imprevedibile: quando di punto in bianco mia figlia mi disse “Voglio salire con te sul palco” in occasione della XII finale regionale del torneo di dibattito Palestra di Botta e Risposta; ricevette gli applausi di un’esigente platea e quando il mio cuore riprese a battere a ritmi normali le chiesi “Che cosa hai imparato oggi?” Mi disse: “Ho imparato che se mi faccio coraggio, avrò successo”. Fu una lezione.

La lettura più rivelatoria: Le 7 regole per avere successo di Stephen R. Covey.

La più impegnativa: Il segreto della resistenza psichica di Cristina Berndt.

L’app più efficiente: Audible, strumento utilizzato con notevole interesse anche da mia figlia rendendo efficace il tempo speso con il telefono in mano.

Il film più toccante: Padre e figlie, poi Il tempo delle mele (I) e Il tempo delle mele (II).

Il film più drammatico: Words and Pictures.

L’agenda più ricca: la mia, perché ai miei appunti si sono spesso aggiunti dei bellissimi disegni fatti da mia figlia 😉

La più lucida consapevolezza: la mancata integrazione, al massimo, da immigrato, puoi arrivare allegramente a quel punto di fusione tra la cultura di origine e la cultura di accoglienza che ho chiamato border line culturale in questo articolo.

Questi sono alcuni dei momenti più intensi che ho vissuto negli ultimi due anni grazie al progetto RhetoFan. Un progetto che ho lanciato in un momento speciale: al compimento del 15° anno di permanenza in terra italica con lo scopo di condividere contenuti di qualità pe aiutare le persone a parlare meglio, parlando meno.

Senza il riconoscimento dei miei lettori il progetto RhetoFan sarebbe una collina arrida, sotto il cocente sole di un’afosa estate italiana. Invece l’interesse in continua crescita è la dimostrazione che la Retorica intesa come Chilometro Zero della Comunicazione da cui partire per raggiungere le cime della Crescita Personale gode di ottima salute. Nonostante i duemila e passa anni dalla sua nascita.

Continuerò a condividere questo mio viaggio insieme impegnativo ed affascinante. Perché se impariamo a parlare meglio, riusciamo a parlare meno. E ascoltare di più. Noi stessi e gli altri. Perché se parliamo meno, riusciamo a dare più valore a ciò che diciamo, a come lo diciamo, a dove lo diciamo. Riusciamo a dare più valore al Tempo necessario per dire ciò che vogliamo dire.

Buona settimana.

Lucian