Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.

Mahatma Gandhi

Educare è un compito arduo. E non è un compito esclusivo delle istituzioni scolastiche. La famiglia è la prima e la più importante scuola di vita: il posto fisico e simbolico dove si gettano le fondamenta dell’educazione delle nuove generazioni. In famiglia, per prima, le nuove leve del mondo di domani imparano, si plasmano, copiano, si identificano. Crescono e si ribellano.

 

Nella prima e la più importante scuola di vita, le nuove generazioni muovono i primi passi sui tortuosi e affascinanti sentieri della vita. Ed è nelle persone più vicine – mamma, papà, fratelli e sorelle, nonne e nonni, zii e zie, cugine e cugini – che cercano la guida e gli stimoli per scoprire il mondo. Poi, le nuove generazioni diventano sempre meno nuove e man a mano che crescono cominciano a cercare e a rivendicare con le proprie forze il loro posto nel mondo. Iniziano così a costruirsi, secondo la loro visione del mondo, il proprio cammino nella vita.

 

Nella naturale rivendicazione del proprio posto sulla scacchiera del mondo, loro, le nuove generazioni, utilizzano insegnamenti, modelli, strumenti, idee che hanno visto, sentito e ricevuto da persone a loro vicine.

 

Non raccontiamoci favole, a fare la differenza nella crescita de nostri juniors è il ruolo svolto dai genitori. Ci sono:

  1. le guide, attenti più all’imparare che al risultato (“Hai bisogno di aiuto?” “Credi di potercela fare?” “Sei pronto a provare?”)
  2. gli invasori preoccupati più del buon esito di un compito che del processo di apprendimento (“Faccio io”, “Lascia stare, sei troppo piccolo”, “Fammi fare, ci metti troppo tempo”)

Vogliamo nuove generazioni responsabili? Le vogliamo determinate? Vogliamo che le nostre figlie e i nostri figli guardino in alto con i piedi ben saldi sulla terra? Vogliamo che crescano capaci di pensare con la propria testa e di camminare sulle proprie gambe?

 

Credo che chiunque genitore risponderà a queste domande. Come sappiamo, però, tra il dire e il fare …

 

Ecco, allora per te, che sei genitore come me, 10 strumenti pratici per aiutare i tuoi juniors a crescere e sognare con la testa sulle spalle e i pedi saldi sulla terra.

  1. Motivazione: aiutateli a spiegarsi l’utilità di ciò che fanno, il come è il perché lo fanno
  2. Attenzione: per aumentare la concentrazione, diminuite le distrazioni nel suo ambiente di studio e scoraggiate il multitasking
  3. Saper fare: incoraggiateli a mettere in pratica ciò che hanno appreso, i piccoli conti della spesa, ad esempio, sono un buon inizio
  4. Soluzioni: insegnateli a ragionare a piccoli passi, senza dare nulla per scontato
  5. Successi: non ne viene fuori da un compito? Ricordate loro difficoltà e successi precedenti
  6. Iniziativa: “Mamma posso …?” “Papà, devo …?” non rispondete direttamente ma ribattete con un “E secondo te? …”, e fateli prendere iniziativa
  7. Decisioni: “Mamma posso …?” “Papà, devo …?” trovare risposte è complicato, incoraggiateli da piccoli a prendere decisioni adeguate alla loro età
  8. Insuccesso: “Che stupido/a …”, “Non ce la farò mai …” sono scarti discorsivi da cestinare immediatamente; non permettete che si denigrino o si disprezzino dopo un insuccesso
  9. Difficoltà: non tutti possiamo fare tutto e allo stesso modo, aiutiamoli a renderli consapevoli che per migliorare, le difficoltà si affrontano, non si evitano
  10. Forza interiore: fate loro capire a chiare lettere che si ha massimo potere su sé stessi e minimo sugli altri (a mia figlia dico: “Tu sei ciò che decidi di essere”)

Ti aspettavi a sofisticate strategie psicolinguisticomotivazionaleducative?

 

Nulla di tutto questo, solo un insieme di strumenti pratici che ho appreso nella mia esperienza decennale di genitore e che, naturalmente, io per prima uso e adatto all’età dei miei figli, alla situazione che affrontiamo e al contesto in cui ci troviamo.

 

Dieci strumenti a portata di tutti i genitori che abbiano a cuore il futuro dei propri juniors. E che voglia crescerli capaci di pensare con la loro testa e di camminare con le loro gambe.

 

Per contro, di seguito alcuni comportamenti da evitare:

  1. Iperprotezione: impedisce l’autonomia e mantiene il bambino in uno stato di dipendenza
  2. Competizione: evitare la competizione e il confronto con i pari, dire ai figli, ad esempio, che i suoi compagni/e hanno fatto meglio di lui o lei equivale a un colpo di mazza da baseball alle sue ginocchia
  3. Autonomia: ogni gesto che un genitore compie al posto del bambino, quando lui ha la possibilità di agire, nuoce alla sua autonomia e alla sua autostima
  4. Malessere: preservare il bambino da un certo malessere di non aver affrontato adeguatamente una difficoltà non l’aiuta e non lo rende protagonista
  5. Insuccesso: di fronte a un insuccesso non fate finta di niente
  6. Lode: non lodateli irrealisticamente
  7. Autostima: indurre troppe aspettative erode l’autostima

È necessario dare ai nostri juniors occasioni per potersi cimentare in compiti, situazioni e relazioni che li possano far sentire capaci e adeguati a far da soli. È la via per scoprire, scoprirsi, amare e amarsi. E il viale per accrescere la loro autostima e il loro senso di efficacia. È il vialone delle nuove generazioni responsabili.

 

Se vogliamo nuove generazioni capaci di valorizzare appieno le proprie risorse discorsive, emotive e comportamentali dobbiamo fornire ai nostri figli e alle nostre figlie la miglior cassetta degli attrezzi della comunicazione efficace. Dalla loro cassetta non possono mancare i dieci strumenti che ti ho proposto in questo articolo.

 

I due elenchi che hai appena letto ti danno una chiara fotografia di ciò che deve essere in e ciò che invece deve rimanere out. Sono strumenti pratici per una crescita efficace.

 

Allo stesso tempo, dobbiamo capire dove finiamo noi, come genitori, le nostre aspettative e i nostri desideri. E dove iniziano loro con il loro (nuovo) mondo.

 

Prima lo facciamo, meglio sarà. Per loro, gli adulti di domani, e per noi, i genitori di oggi.

 

Sei un genitore e vuoi condividere la tua esperienza? Scrivimi a lucian@rhetofan.com.

 

Dubbi, suggerimenti, curiosità? Richiedi l’iscrizione al RhetoClub, il Gruppo privato Facebook dedicato ai lettori del portale RhetoFan.

 

Ti auguro una meravigliosa settimana insieme ai tuoi juniors con un estratto dall’album Un Monde Meilleur di Kids United: On écrit sur les murs.

 

Foto dall’archivio personale