La matematica del tempo o come avere giorni da 26 ore. È possibile?
Non limitarti a segnare il tempo; usa il tempo per lasciare il tuo segno.
Harvey B. Mackay
La gestione del tempo è un chiodo fisso nella testa di chi persegue obiettivi ambiziosi e vuole incrementare la produttività personale.
È un’ossessione che rischia però di allontanarci dal vero tema: non è il tempo che ci aiuta a raggiungere traguardi audaci, ma le nostre energie.
Proviamo allora a concentrarci su come ottimizzare le nostre energie. Lo faremo con l’aiuto di un metodo che ti porterà ad avere più energie per le tue passioni e per i tuoi obiettivi e più tempo per te e per i tuoi cari. E per oziare, che fa bene al corpo e alla mente 😉
Andiamo per ordine, come consueto.
180 ore a settimana
Ogni settimana abbiamo a disposizione 168 ore. E se ti dicessi che potresti crearne 2 ore al giorno e 12 a settimana, come reagiresti?
Fammi indovinare: saresti scettico e pronto a mollare la lettura.
Non crederesti minimamente di poter creare 12 ore a settimana, non tu, con tutti gli impegni che hai.
Settimane da 180 ore, ma Lucian, sei fuori?
Effettivamente, l’idea di poter aggiungere ore alle classiche 24 ore del giorno sembrerebbe assurda. Per non parlare poi di ben 12 ore a settimana …
Intendiamoci: se in questo momento vivi appieno la tua vita professionale e privata, hai tutta la mia ammirazione.
Termina pure qui la lettura di questo articolo, non vorrai mica iniziare adesso a sprecare il tuo tempo?
Al contrario se creare due ore al giorno per te non ti sembra poi così assurdo, continua a leggere.
Giorni da 24 ore? No, da 26
Siamo tutti piombati tra le pieghe di una cultura che ci dice chiaro e tondo: i giorni hanno 24 ore. Ed è vero, mica ci possiamo mettere a discutere con la … cultura: essa dà per scontato che un giorno ha 24 ore, noi assumiamo che quello che la cultura dà per scontato è vero.
Quindi? Non è il tempo, il problema, ma le proprie energie.
Infatti, con un’accurata gestione delle proprie energie possiamo guadagnarci ben due ore al giorno e 12 a settimana ( e non 14, come verrebbe spontaneo a pensarci).
Vuoi scoprire come puoi arrivare a questo risultato, conti alla mano?
Continua a leggere, ti spiego tutto in dettaglio e quando hai terminato di leggere ci sarà anche una sorpresa per te.

Ore e minuti? No, arance e spicchi
Ogni giorno, quando ci svegliamo troviamo in tasca 1440 minuti. Non male come buongiorno, vero?
Come decidiamo di investirli determinerà i frutti che andremo a raccogliere.
Non abbiamo poco tempo, ma ne sprechiamo molto.
Seneca
Il primo passo per iniziare a guadagnare le due ore citate nel titolo è smettere di pensare in termini di ore, minuti e secondi. Mettiamo in pratica un modo diverso di dividere il giorno.
Per prima cosa identifichiamo le attività da svolgere. Ciascuno di noi nell’arco di 24 ore svolge tre attività principali:
- riposo
- lavoro
- un insieme di attività di vario tipo che ho chiamato faccende (quelle domestiche, necessarie, quelle attività sociali non sempre necessarie, ma piacevoli, imprevisti di vario genere ecc.)
Prendiamo il nostro bel giorno e immaginiamo che sia un gigante agrume di forma sferica, di colore arancione acceso, dal sapore profumato e ricchissimo di vitamina C.
Un’arancia, ecco.
Dai, non fare lo schizzinoso, torna bambino per un attimo, se hai creduto a Biancaneve e i sette nani, non ti sarà difficile immaginare il giorno come un gustoso agrume 😉
Dividiamo la nostra succosa arancia ricca di 1440 minuti che compongono il giorno, in 36 spicchi di … 40 minuti ciascuno (considera i 40 minuti come 30+10, più avanti nell’articolo scoprirai perché).
Poi offriamo a ciascuna delle tre attività elencate sopra una generosa quota: 9 spicchi a testa, sufficiente per saziare il bisogno quotidiano di riposo, lavoro e faccende varie.
Bene, abbiamo divorato tre quarti della nostra bell’arancia, ma ce ne resta ancora una cospicua parte: ben 9 spicchi di 40 minuti (30+10) ciascuno.
Nove spicchi per me e per nessun’altro
Questi 9 spicchi li raggruppiamo sotto la dicitura IO e i suoi derivati: per me, dedicati a me, solo miei.
Ora, supponiamo che il tuo bisogno di sonno superi le 6 ore per notte, il tuo lavoro duri più di 6 ore al giorno e che per le faccende giornaliere 9 spicchi non bastino.
Non avere il braccino corto, prendi la tua riserva di 9 spicchi intitolata IO e danne un po’ alle altre attività quotidiane bisognose. Diciamo 2 spicchi a testa che sono 80 minuti a ciascuna, mica bazzecole.
Il risultato?
- riposo giornaliero: più di 7 ore
- lavoro: più di 7 ore al dì
- faccende: oh, sì, più di 7 ore al dì
Te ne restano tre spicchi, ben 120 minuti. Due ore al dì, e se la matematica non è un’opinione: 720 minuti ossia 12 ore a settimana (in questo articolo ragioniamo a sei giorni a settimana, la domenica occupa un posto speciale, in cui è consentito fare solo una cosa: un bel niente).
Ecco, questi tre spicchi rappresentano quel tempo minimo garantito (TMG/GG: 3S) che puoi guadagnare a condizione che tu decida di farti la tua scorta giornaliera di … arance. I numeri non mentono: sono ben 18 spicchi a settimana (TMG/SETT: 18S).
È il tempo che si traduce in energie ed entusiasmo personale: infatti, lo puoi impiegare per le tue attività del cuore, per sviluppare quel progetto dimenticato nel secondo cassetto a destra della tua scrivania o coltivare una tua passione che sonnecchia da troppo tempo nel cassetto mentale del “vorrei, ma c’ho mica tempo”. Sono le due ore al giorno che puoi dedicare esclusivamente a te stesso e a ciò che più ti sta a cuore.
Facile, vero?
No, non lo è affatto. Non è neanche impossibile, però.
Per guadagnare due ore al giorno in cui investire le tue migliori energie e risorse è una sfida di non poco conto.
Anche perché … e qui arriva il bello…
Il focus, il motore che ci avvicina ai nostri obiettivi più ambiziosi
Ci vuole un po’ di allenamento per svegliare dal torpore tre bei muscoletti prima che si attrofizzino completamente.
- Primo: disciplina – per rispettare la corretta spartizione della bell’arancia
- Secondo: mindset – per decidere di guardare ai tuoi giorni da una prospettiva diversa
- Terzo: focus – per concentrare il meglio di te in 90 minuti al dì
Aspetta un’attimo Lu’, ma i conti non mi tornano più. Prima mi parli di 120 minuti, ora di 90, dove sono andati gli altri 30 minuti?
Hai ragione, ma come ti ho detto poco sopra quì arriva il bello: per valorizzare al massimo il tuo focus sull’IO, dovrai dividere i 120 minuti in 3 slot da 30 minuti di lavoro intercalati da 10 minuti di pausa. Insomma, spicchi belli e succosi, ma un pelino più sottili 😉
Quindi, 30 minuti di lavoro, 10 minuti di ca… ffè, o quello che vuoi tu. Basta che stacchi, alzi il sederino e ti allontani 10 minuti dalla scrivania e dal lavoro che stai svolgendo. Allo scadere dei 10 minuti, torni e riprendi tutto da dove hai lasciato per altre due volte.
Come ho già detto in altre occasioni: per fare qualcosa di diverso, è necessario escogitare modi originali di intendere la nostra quotidianità.
Ora, non ti chiedo di credermi sulla parola. Ti chiedo però di provare a considerare i tuoi dì delle belle, succose arance. Prova sulla tua pelle come ci si sente a nutrirsi ogni settimana con sei giganti e profumate arance e vedi poi che cosa sei riuscito a fare e che sapore hanno le tue … 26 ore al dì.
Per darti una mano ti ho preparato un esclusivo calendario settimanale in cui potrai tenere traccia dei tuoi spicchi giornalieri e settimanali. Per ottenerlo, iscriviti alla newsletter RhetoFan (clicca qui) e lo avrai insieme a tutte le chicche riservate ai soli iscritti.
Quali sono i benefici che otterrai da questo modo diverso di intendere il giorno? Te ne anticipo tre di cui potrai inorgoglirti subito:
- maggiore produttività
- più autostima
- elevata autoefficacia percepita
Oltre, alla soddisfazione di aver allungato i tuoi dì di 12 ore a settimana, ben intesi.
Per me ha rappresentato un cambio radicale nella gestione quotidiana delle varie attività personali e professionali e mi auguro lo sarà anche per te.
Ricordati: provalo prima di dire che funziona o non funziona. Mal che vada non succederà niente. Pensa, invece, se davvero funzionasse?
Immagina come ti sentiresti con due ore in più al giorno e con settimane più ricche di 12 ore.
Dimmelo con un commento qui, sotto all’articolo.
A presto,
Lucian Berescu
PS: Sai che RhetoFan invia una newsletter a settimana, ogni martedì di buon’ora? Iscriviti (clicca qui) e riceverai le chicche riservate ai soli iscritti e i nuovi articoli in anteprima. Se poi hai apprezzato questo articolo, schiaccia i pulsanti qui sotto e condividilo con chi sai tu che merita di leggerlo.