Guardo indietro alla mia vita come a una giornata di lavoro: il lavoro è stato fatto e ne sono soddisfatta.
Grandma Moses
Fu una ragazza di campagna.
Iniziò a lavorare a 12 anni.
Ma desiderava dipingere.
Si sposò a 27.
Ebbe dieci figli, ma superarono l’infanzia in cinque.
Divenne nonna a 40 anni.
Bisnonna a 60.
E rimase vedova a 75 anni.
Era un talento originale.
Dentro di sé, un ardente desiderio: dipingere.
Per farlo. Però, dovette attendere.
Più di 50 anni.
Finalmente lo dipinse.
Il suo primo quadro.
A 78 anni.
E poi tanti altri.
Che vendette per una manciata di dollari.
Al mercato, insieme alle sue marmellate.
Soffriva di artrite.
Ma continuò a dipingere.
Quando, per i forti dolori, la mano destra l’abbandonò iniziò a dipingere con la sinistra.
Superati gli “anta”, gli “8 – anta” i suoi quadri divennero famosi.
Furono venduti per decine di migliaia di euro.
Si stima che guadagnò più dai suoi quadri in un anno che assieme al marito in una vita intera di duro lavoro in campagna.
Dissero di lei: se avesse seguito la sua passione fin dalla giovane età come desiderava, sarebbe potuta diventare una delle donne più ricche degli Stati Uniti d’America.
Non aveva mai seguito un corso d’arte.
“Se non avessi fatto l’arte, avrei allevato polli” disse.
I suoi quadri catturavano le stagioni e lo spirito della campagna americana.
Dipinse la sua epoca, lasciando fuori dai suoi quadri le nuove tecnologie, che pure aveva conosciuto.
È stata un’artista.
Un’artista contadina.
La sua prima mostra, nel 1940.
Aveva 80 anni.
Titolo: “What a Farmwife Painted” (Che cosa ha dipinto la moglie di un contadino)
A metà del secolo scorso divenne una superstar negli States.
Con il suo appellativo di GRANDMA.
Era dicembre del 1953 quando Time le dedicò la sua copertina.
Aveva poco più di 93 anni.
Si spense nel 1961.
A 101 anni.
Non aveva mai seguito un corso di arte.
La sua art naïf è irripetibile: per la sua semplicità e per il suo realismo.
Si chiamava Anna Mary Robertson Moses.
Il Mondo, tuttavia, la conosce con il suo nickname: GRANDMA MOSES.
Fu un’autodidatta.
E trovò le sue parole efficaci, al momento e al posto giusto: NON È MAI TROPPO TARDI PER INIZIARE QUALCOSA DI NUOVO.
La sua straordinaria vita ne è la prova.
La sua straordinaria opera, anche.
Che i sogni nel cassetto possono ammuffire.
Oppure splendere.
Senza tener conto dell’età.
Buona settimana!
Lucian
Foto di dominio pubblico