Un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
Franz Kafka
Vuoi trovare ispirazione per comunicare meglio ed essere più efficace, ma non sai come fare?
Ho preparato per te una lista di titoli che ti aiuteranno a potenziare la tua comunicazione e renderla più efficace.
Prima però, andiamo a definire i termini.
Quando mi riferisco alla comunicazione, mi riferisco alle nostre parole di tutti i giorni. Tutto ciò che facciamo nella nostra quotidianità, lo facciamo in base al capitale linguistico ed extralinguistico di cui disponiamo. Più parole abbiamo, più sfumature della realtà circostante cogliamo. Più parole sappiamo, più liberi siamo. Più parole conosciamo, meglio ci relazioniamo. E relazionarsi per lavoro o per il puro piacere di farlo significa comunicare.
Essere pragmatici, quando comunichiamo significa dire (e fare) le cose giuste, nel modo giusto, al momento e al posto giusto. Più facile a dirsi che a farsi, lo so, ed è per questo che la comunicazione spesso ci incasina la vita. Ma qui sul portale RhetoFan | Palestra delle Parole puoi trovare numerosi esempi pratici per rafforzare la tua comunicazione nella sfera personale o lavorativa.
Più parole abbiamo, meglio ci relazioniamo, quindi. Non c’è nulla di più utile, pratico e dilettevole per imparare a comunicare meglio ed essere più efficace della lettura. Attingere al sapere che gli altri con maestria discorsiva hanno detto prima (e spesso meglio) di noi è la via più pratica per aggiungere nuove parole al nostro personalissimo ed intimissimo dizionario, o nuovi significati a parole che già conosciamo.
Dieci letture imprescindibili (più un bonus) per accrescere la qualità della tua comunicazione
Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà.
Italo Calvino
Ecco le dieci letture che ad oggi ritengo siano imprescindibili per migliorare la comunicazione ed essere davvero efficace:

Resisto, dunque sono
di Pietro Trabucchi
Abbiamo una macchina perfetta che chiamiamo corpo umano e siamo dotati di uno strabiliante centro di comando che chiamiamo cervello. La combinazione di questi due elementi ci rende capaci di imprese che spesso non osiamo nemmeno pensare. Che cosa siamo in grado di fare e fino a dove possiamo spingerci senza farci del male o mettere in pericolo la nostra vita e quella degli altri ce lo dice l’autore di questo libro, uno psicologo che si occupa di prestazione sportiva, in particolare di discipline di resistenza. Troverai tra le pagine del libro imprese straordinarie compiute da persone ordinarie che hanno voluto e saputo imparare ad affrontare la vita con lo spirito vivace di un esploratore. Persone che hanno voluto e saputo mettere insieme le proprie energie vitali e i vari ingredienti colti e raccolti dall’ambiente esterno per lavorare pazientemente qualcosa di meravigliosamente plasmabile: sé stessi.
Una lettura doppiamente consigliata a chi è “affetto” del solito frigna-frigna con variazioni di lagna-lagna, non appena ci si presenta davanti un principio di fatica.
Le 48 leggi del potere
di Robert Green

Un librone di più di 600 pagine fitte di racconti, intrighi e scontri per il raggiungimento di uno dei più ambiti traguardi che la mente umana possa concepire: il potere. Leggendolo, si ripercorrono tre millenni di storia del potere: da Sun Tzu a Casanova, passando per le corti di Alessandro Magno e del Re Sole. L’autore cita nomi illustri della storia dell’Umanità come Michelangelo che aveva servito il Papa e che, a modo suo, era un cortigiano, Nikola Tesla, il genio truffato che nessuno ricorda e Thomas Edison scaltro e truffatore che, invece, tutti ricordano. In estrema sintesi, il messaggio che ci giunge con la lettura di questo saggio: per raggiungere importanti traguardi e prosperare il duro lavoro, la determinazione e la perseveranza non bastano. È necessario imparare l’abile arte di curare i propri interessi, essere cioè capaci di saper trattare con la gente comune e con i potenti in qualsiasi contesto sociale e lavorativo.

Le armi della persuasione
di Robert Cialdini
Novità, fugacità, velocità: tre tratti distintivi della quotidianità occidentale. Dopo centinaia di anni di lenta accumulazione del sapere, la conoscenza umana vede adesso una crescita esponenziale, rapidissima e incontenibile. È questo il contesto in cui ci muoviamo in questo inizio di millennio, un contesto che mette in risalto alcune umane debolezze: siamo grandi risparmiatori di energie cognitive, la nostra mente è imbattibile nel trovare scorciatoie di ragionamento, traiamo conclusioni (affrettate) da poche informazioni in nostro possesso; compiamo sintesi fulminee su pochi dati presenti. Un libro ben documentato, scorrevole e divertente. Non cinico, né saccente. A lettura finita sapremo che quando diciamo di SÌ, è per uno dei sei motivi che l’autore illustra dettagliatamente nel volume: impegno, coerenza, riprova sociale, simpatia, autorità e scarsità.
Botta e risposta
di Adelino Cattani

Una buona educazione al dibattito e alla discussione rispettosa è una cosa assai rara, ma il rimedio a questo problema è il libro del professor Adelino Cattani, docente di Teoria dell’Argomentazione all’Università di Padova. È un testo che ha tutto ciò che ti occorre per iniziare a costruire solidi impianti argomentativi per i tuoi futuri discorsi a casa, a scuola, in azienda e, più in generale, nella vita. Troverai suggerimenti utili, strategie pratiche, esempi presi dalla nostra quotidianità (comunicazione commerciale, discussioni tra parenti, dibattiti televisivi). L’autore, a scanso di equivoci, sottolinea: “un buon litigio coniugale è salutare per la coppia; così dirsele di santa ragione fa bene anche all’interno della comunità dei pensanti.”

Il principe
di Niccolò Machiavelli
Cinico. Spregiudicato. Immorale. Manipolativo. Nei confronti, pragmatico, è uno squisito complimento. Così fu descritto Nicolò Macchiavelli (1469–1527) tanto che il suo nome diventò un aggettivo: machiavellico. Ma se vogliamo comprendere appieno i concetti di leadership ed efficacia c’è poco da fare, dobbiamo scomodarlo. Questo testo è la sua opera più famosa, dove, in estrema sintesi, Machiavelli asserisce che per il bene del proprio popolo un Principe (un leader, diremmo oggi) deve saper essere spregiudicato e a volte compiere azioni immorali perché gestire lo Stato (l’azienda) mediante una condotta virtuosa è praticamente impossibile.
Pensa e arricchisci te stesso
di Napoleon Hill

Anche se le centinaia di recensioni sono un fatto molto soggettivo ci danno comunque, a più di 80 anni dalla sua prima pubblicazione, un’indicazione oggettiva sul valore di questo classico del miglioramento personale. È un libro, peraltro, frutto – come affermo lo stesso autore – di 20 anni di ricerche e 500 interviste fatte a uomini e donne di successo della sua epoca con un unico obiettivo: scoprire la formula del successo. Benché a tratti sembri obsoleto e rifletta un’epoca che possiamo solo immaginare, questo testo rimane ancor’oggi un must per tutti coloro che intendono incamminarsi sui sentieri dell’efficacia e del miglioramento personale. Tra le pagine del libro, troviamo esercizi pratici e aneddoti sui più famosi uomini di successo dell’America del XX secolo (Thomas Edison, Henry Ford, John D. Rockefeller, tanto per citarne alcuni). Ecco i tredici principi del successo secondo l’autore: Il desiderio ardente, la fiducia, l’autosuggestione, la conoscenza specialistica, il laboratorio della mente – l’immaginazione, la pianificazione, la decisione, la tenacia, l’alleanza dei cervelli, l’entusiasmo e la creatività, il subconscio, l’intelletto, il sesto senso. Il libro in una frase dello stesso autore? “Ciò che la mente può concepire e credere, può realizzare”. (in originale “Whatever the mind can conceive and believe, the mind can achieve.”)

Farsi capire
di Annamaria Testa
“Ciao, questo libro parla di comunicazione, di persone che comunicano e di come si può comunicare meglio.”, così l’autrice apre amichevolmente il suo libro. Tra le sue pagine troverai tutto sul comunicare la comunicazione. Ci sono tanti come: come la creatività arricchisce la comunicazione, come farsi capire, come la comunicazione acquista un senso diverso a seconda del contesto, come si caricano di emozioni le nostre parole. Certamente, c’è anche la retorica sotto forma di come persuadere. Per comunicare meglio ed essere più efficace, quindi, tutte le strade passano dal Chilometro 0 della Comunicazione (la retorica, appunto) e portano alle vette del Miglioramento Personale.
Riconquista il tuo tempo
di Andrea Giuliodori

Sia chiaro, tutto richiede tempo. Tutto si svolge nel tempo e consuma tempo. Ma teniamo a mente che stiamo parlando di una risorsa limitata, impossibile da affittare, noleggiare, comprare o immagazzinare. Il tempo è interamente deperibile e assolutamente insostituibile.
La gestione del tempo è indubbiamente una cosa molto intima: ognuno può trovare il metodo che più si addice alla sua personalità e alle sue attività quotidiane. Tuttavia, un principio si applica a tutti: l’efficacia personale aumenta all’aumento di blocchi continui e ininterrotti di tempo a disposizione. Disporre di tempo a pezzi e bocconi non basterà anche se le ore risultano moltissime. Le grosse fette sono decisamente meglio delle briciole di tempo.
La differenza tra uso e spreco è ciò che fa la differenza, nella vita di tutti i giorni. Per questo motivo, meglio avere massima cura di questa preziosa risorsa limitata. Questo libro ci insegna un paio di cose interessanti sulla più grande ricchezza che tutti noi possediamo ugualmente e che tutti noi impieghiamo diversamente.

Words Can Change Your Brain
di Andrew Newberg e Mark Robert Waldman
Un libro il cui titolo mi ha molto incuriosito. Non esiste una traduzione in italiano, quindi l’ho letto in lingua originale e non sono stato deluso. Il testo è diviso in tre parti: nella prima parte gli autori descrivono il funzionamento delle parole da un punto di vista neurobiologico. Nella seconda parte, vengono illustrati i dodici passi per accrescere la qualità del proprio modo di comunicare con l’aiuto di quello che gli autori hanno intitolato “Compasionate Communication” (la comunicazione compassionevole): rilassati, sii presente, coltiva il silenzio interiore, accresci la tua positività, rifletti ai tuoi valori più profondi, attingi alla tua memoria piacevole, osserva attentamente gli indizi non verbali, esprimi apprezzamento, sii breve, calmo e cordiale quando parli e infine, ascolta con interesse e attenzione. A parte il titolo della strategia ideata dagli autori, non particolarmente azzeccato a mio parere, si tratta di un’originale unione tra comunicazione interpersonale e mindfulness ed è questa la vera intuizione degli autori. Anche se alcune strategie possano sembra un pelino troppo new age, portare la mindfulness nella comunicazione di tutti i giorni è decisamente un valore aggiunto al nostro modo di relazionarci non solo con gli altri, ma soprattutto con noi stessi. Ed è anche un modo per affrontare più saggiamente gli inevitabili pichi di stress nella sfera personale o lavorativa.
Exactly What to Say
di Phil M. Jones

Sempre in lingua originale, questo libro è un piccolo vademecum pronto all’uso di parole per avere influenza e fare la differenza. Sono frasi ed espressioni per lo più per contesti professionali dove spesso ci si trova a negoziare e persuadere o dissuadere e una parola (detta o non detta) può davvero fare una grande differenza. Del resto, sono una straordinaria ricchezza, le parole, invisibile, come il tempo. Una ricchezza che, proprio come il tempo, ci portiamo appresso in quell’unico ed intimo dizionario che chiamo nuvola discorsiva. Le parole che usiamo provengono da lì, dal nostro dizionario di tutti giorni, anche se non tutti i giorni lo sfogliamo con lo stesso interesse. A questo invisibile vocabolario attingiamo tutte le volte che vogliamo far viaggiare un’idea che ha preso forma con i nostri pensieri. Quando vogliamo condividerla con le persone attorno a noi, cerchiamo nella nostra nuvola discorsiva le parole efficaci, al momento giusto per ciò che ci sembra essere il contesto adatto.

Il bonus:
Manuale di manipolazione ad uso degli onesti
di Lucian Berescu
Letteralmente, manipolare / manipolazione significa mettere le mani su qualcosa o qualcuno, maneggiandolo secondo le proprie intenzioni. È un vocabolo dotto derivante dal gergo delle camicie bianche – medici e farmacisti – medioevali: manipŭlus in latino è una “manciata di erbe (medicinali)”. È una parola percepita come un’azione che si proietta al di fuori di noi. Un’azione innescata da qualcuno su qualcosa o su qualcun altro. Quasi mai il significato del verbo manipolare o del sostantivo manipolazione corrispondono a un’azione introspettiva, a un’azione su sé stessi. Questo può condurre spesso a valutazioni errate sia delle proprie risorse (ritenute troppo scarse), sia delle risorse presenti nell’ambiente circostante (ritenute troppo abbondanti).
Partendo da alcune esperienze personali più e meno recenti, è proprio questo che propongo in questo mio secondo libro: riprendere e rivalutare da una prospettiva diversa il senso autentico della parola manipolazione. Quando lo hai letto, ricordati di lasciare la tua recensione. Grazie.
Buona settimana,
Lucian.
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