Aggiornato il 29 agosto 2020.

Questo articolo è stato revisionato e aggiornato il 29 agosto 2020.

Una discussione dovrebbe essere un tentativo genuino di esplorare un argomento, non una battaglia fra ego contrapposti.

Edward De Bono

In una sana disputa nessuno perde, tutti si portano a casa un buon risultato. Per fare ciò è necessario saper comunicare assertivamente.

 

Nelle interazioni quotidiane possiamo osservare tre modi di comunicare:

  1. passivo
  2. aggressivo
  3. assertivo

Chi comunica passivamente tende a compiacere gli altri, a ingigantire le conseguenze delle proprie azioni e a colpevolizzarsi per i propri errori.

 

All’opposto, le persone che si esprimono aggressivamente esprimono con troppa forza e troppo impeto la propria opinione dimostrando uno scarso interesse per l’ascolto e per la comprensione dell’interlocutore. L’aggressivo ha più delle volte un’opinione troppo buona di sé e un’altra troppo critica nei confronti degli altri.

 

La comunicazione assertiva, invece, è altamente retorica. Sta nel giusto mezzo, tra la comunicazione passiva, intimidita, e la comunicazione aggressiva, prevaricante.

 

Dall’altro canto, la parola d’ordine della comunicazione assertiva è cooperazione: continua ricerca di punti in comune tra locutore e interlocutore. L’obiettivo: far aderire l’altro alla propria visione del mondo. In uno spirito collaborativo, ben intesi.

 

La comunicazione assertiva seduce, coinvolge e convince l’interlocutore ed è il risultato di un lungo e impegnativo lavoro retorico sulla propria persona. Buon senso discorsivo, rispetto per le parole e costante allenamento nella Palestra delle Parole, ecco cosa serve per raggiungere il punto di massimo equilibrio tra la comunicazione passiva e la comunicazione aggressiva: la comunicazione assertiva.

 

In tutte le situazioni in cui devi dibattere, discutere e trattare non vai da nessuna parte con una comunicazione passiva e tanto meno con una aggressiva. Questo video è un brillante esempio di un saper fare retorico da manuale e viene da un capolavoro cinematografico italiano: La vita è bella. Clicca e guarda come Guido, l’arguto cameriere, fa aderire il suo interlocutore alla propria visione del mondo. Incassando un ottimo risultato retorico.

 

La comunicazione assertiva è il punto di equilibrio tra i due tipi di comunicazione: si oppone alla comunicazione passiva, insicura e intimidita, ed è lontana da quella aggressiva, impetuosa e arrogante. L’assertivo è a tutti gli effetti un equilibrista della comunicazione, cooperativo ed efficace nell’esprimere la propria visione del mondo.

 

Spesso, le persone passive mettono in atto una comunicazione intimidita mentre le persone aggressive parlano con ostilità, prevaricando l’interlocutore. Per rimediare c’è solo un modo: comunicare assertivamente. È anche l’unico per raggiungere un buon risultato in una disputa.

 

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Foto di patriziasolliani