Guardiamoci attorno. C’è chi dice niente e male. Qualcuno che dice qualcosa e male. Qualcun altro che dice niente e bene. E, infine, qualcuno capace di dire qualcosa e bene. A parlare si fa sempre presto, è a parlare bene che risulta più complicato. Le cose si complicano ulteriormente se ti poni come arduo obiettivo quello di parlare meglio. Che inevitabilmente ti farà parlare meno.

Quanto hai appena letto è l’inizio del capitolo intitolato Come la retorica può aiutarci a parlare meglio parlando meno, mio personale contributo che trovi alla pagina 47 di Palestra di botta e risposta – per una formazione al dibattito. Edito da Libreriauniversitaria.it Edizioni e fresco di stampa, il libro è curato dal professor Adelino Cattani, indubbiamente la Ferrari del Dibattito in Italia, colui che pionieristicamente fondò nel lontano 2001 – lo stesso, felice coincidenza, in cui io stesso approdai in terra italica – il primo insegnamento di Teoria dell’argomentazione all’Università di Padova. Di formazione filosofica e autore, tra gli altri, di Botta e risposta (2006), Come dirlo? (2008), 50 discorsi ingannevoli (2011), Dibattito. Doveri e diritti, regole e mosse (2012) il professor Cattani è presidente dell’Associazione per una Cultura e la Promozione del Dibattito – ACPD e conduce dal 2006 una Palestra di Botta e Risposta, da lui stesso ideato in forma di tornei annuali di disputa scolastica regionali (Veneto) e nazionali. Oltre al mio contributo (pag. 47 – 57), ii volume raccoglie testi di colleghi e collaboratori, insieme un gruppo collaudato di esperti di dibattito: docenti di filosofia e di pedagogia, linguisti, formatori esperti in comunicazione, in valutazione, in competenza informatica e documentale, allenatori della scrittura e di oratoria.

Palestra di botta e risposta – per una formazione al dibattito si rivolge a tutti coloro che hanno a cuore non solo la libertà di parola ma anche e soprattutto l’abilità di parola e desiderano acquisire le fondamenta del ben parlare: saper ragionare e confutare, saper ascoltare, saper difendere e replicare. Strutturato in 14 capitoli e con una cospicua bibliografia, il libro raccoglie l’esperienza di 12 tornei regionali e 5 tornei nazionali, alcuni dei quali visti in prima persona in qualità di giudice esperto nelle giurie che hanno valutato gli incontri di dibattito. Un dato interessante: il crescente interesse verso la pratica del dibattito è testimoniato dal raddoppio delle squadre partecipanti all’ultimo torneo nazionale svoltosi a settembre 2018, rispetto all’edizione del 2017.

Da quest’esperienza condivisa con i veri protagonisti dei tornei e implicitamente del libro, gli studenti “magnifici disputanti” e i loro coach allenatori discorsivi, nasce quest’utile guida al dibattito regolamentato: sul palcoscenico discorsivo dei 17 tornei di dibattito decine di squadre di giovani oratori, sapientemente guidati dai loro coach discorsivi si sono impegnate con spirito retoricamente combattivo a mostrare la bellezza del ragionare pragmatico e a difendere i propri argomenti a fronte di argomenti opposti.

La disputatio, il dibattito, per inciso, e non il conclamato debate clandestinamente immigrato dalla cultura anglo sassone, è figlia della nobile Retorica, quella vera, non quella storicamente storpiata e volgarizzata come florilegio o parlar a vanvera. Sono entrambe cose buone che sarebbe buona cosa recuperare, perché entrambe aiutano ad acquisire molteplici competenze. Insieme sono potentissimi strumenti di sviluppo personale perché promuovono e, cosa ben più importante, generano competenze cognitive, inferenziali, documentali, comunicative, comportamentali, emozionali, relazionali, di ascolto attivo e di lavoro di gruppo. Competenze, peraltro, inestimabili non per la formazione di campioni di parola o manipolatori di discorsi, ma, al contrario, di individui ragionanti, collaudatori di buone idee, cittadini educati alla socialità e alla convivenza, persone emancipate e autonome, individui preparati e dotati di spirito critico.

A giudicar da ciò che vediamo in giro, in casa nostra e nella grande famiglia europea, di individui capaci di saper ragionare prima ancora che di saper parlare bene, di cittadini educati ad argomentare e contro argomentare ce n’è davvero parecchio bisogno.

Palestra di botta e risposta – per una formazione al dibattito con l’evocativa illustrazione in copertina di Loretta Schievano è acquistabile nelle migliori librerie on & offline. Se, tuttavia, decidi di acquistarlo qui o partendo dal link all’inizio articolo (sono entrambi link di affiliazione) sappi che la piccola percentuale guadagnata per ogni copia venduta verrà destinata a mettere a disposizione gratuitamente nuovi contenuti di qualità sul RhetoBlog. È un modo per mantenere in vita RhetoFan.com che a te non costa nulla. Se invece preferisci comprarlo dal tuo libraio di fiducia, pace, amici come prima. Un giorno sarai tu a offrirmi un caffè 😉

Per farti un’idea di che cosa troverai tra le pagine del libro, ecco qui il suo il sommario:

Introduzione

Per una formazione al dibattito

Il dibattito come palestra di un vero dialogo intersoggettivo

Palestra di botta e risposta: il progetto

Dibatto, quindi ascolto

Come la retorica può aiutarci a parlare meglio parlando meno

Il linguaggio non verbale nei dibattiti

Tecniche di oratoria. Un percorso in tre passi

Aikido verbale e dibattito sulle fake news

Inventio. Strumenti per la ricerca nel mondo dell’informazione e della documentazione

Come argomentare e replicare. Prontuario in sei passi

Per l’analisi di un dibattito

Valutare un dibattito: la questione dei criteri e l’uso degli exemplars

Prendere la parola e avere l’ultima parola

Bibliografia

Autori

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Perché il dibattito è un potente strumento di sviluppo personale

Come fare della tua vita un gran bel discorso

Buona lettura e a presto.

Lucian

Foto libro Palestra di botta e risposta