Aggiornato il 10 aprile 2021.

Questo articolo è stato revisionato e aggiornato il 10 aprile 2021.

Come far vivere al tuo interlocutore una cosa per un’altra?

 

Con la retorica, quella genuina.

 

Seguimi, è più facile di quanto sembri, vedrai.

Si deve rendere esotico il linguaggio, poiché gli uomini ammirano ciò che è lontano, e ciò che provoca meraviglia è piacevole.

Aristotele

Dimmi: se pronuncio metafora qual è la prima cosa che ti viene in mente? Il senso figurato di una parola? Letteratura? Poesia? Poeta?

 

Hai detto un bel “Sì!” a tutte e quattro le domande?

 

Risposta corretta 😉

 

Puoi anche aggiungere vita di tutti i giorni, non ti sbagli affatto.

 

Per toglierci ogni dubbio, chiariamo subito che cos’è la metafora: uno strumento che ci fa vivere una cosa per un’altra.

 

Ha a che vedere con la retorica, quella genuina, il cui primo sistematore fu lui, il Maestro Aristotele.

 

La metafora è una figura retorica. Anzi la Regina delle figure retoriche.

 

Continua a leggere, ti spiegherò perché.

 

Prima vediamo come puoi far vivere al tuo interlocutore una cosa per un’altra con tre metafore largamente utilizzate a casa, a scuola, in azienda e, più in generale, nella vita.

 

Tre metafore per la vita di tutti i giorni

La prima è una metafora che hai sicuramente utilizzato tante volte prima di oggi e stai pur certo che farai lo stesso anche da oggi in poi.

 

Grazie alla lettura di questo articolo, con maggiore consapevolezza.

 

Mi riferisco a il tempo è denaro che nella vita di tutti i giorni diventa:

Come avete impiegato il vostro tempo in questi giorni?

Così facendo ti risparmi qualche ora.

Devi pianificare il tuo tempo.

Ha esaurito il tempo a disposizione.

Ha sprecato un sacco di tempo per lei.

Mi stai facendo perdere del tempo.

Questa gomma a terra mi è costata tre ore.

La nostra cultura misura il tempo in denaro, il denaro è una risorsa limitata e le risorse limitate sono sempre molto pregiate.

 

Impieghiamo il tempo per conseguire i nostri obiettivi. Ovunque siamo, in giro per il mondo, lo viviamo come un pregiatissimo bene che può essere speso e pianificato, perso o investito, risparmiato o sprecato.

 

Ecco perché il tempo è denaro è prima di tutto un modo di intendere il mondo, un’esperienza cognitiva. Solo in seguito, un’espressione linguistica.

 

Vediamo la seconda metafora, altrettanto familiare: l’amore è un viaggio. Ci riferiamo all’amore in molti modi nella nostra quotidianità. Eccone alcuni:

È stato un lungo cammino accidentato.

Guarda come siamo andati lontano.

La loro relazione è a un bivio.

La nostra relazione ha perso la rotta.

Non credo che questo rapporto stia andando da nessuna parte.

Non possiamo tornare indietro.

Siamo su un binario morto.

L’amore è affar complesso, su questo siamo tutti d’accordo 😉

 

Pertanto può succedere di sperimentarlo anche in altri modi. Ad esempio:

  • come una forza fisica

Potevo sentire l’elettricità fra noi.
Sono volate scintille.
C’è un’incredibile energia nella loro relazione.

  • una follia

Sono pazzo di lei.
Sta diventando matto per lei.
Sono stravolta per lui.

  • una magia

Lei mi ha ammaliato.
Sono rimasto folgorato.
Sono affascinato da lei.

  • una guerra

È famoso per le sue rapide conquiste.
Lei ha lottato per lui.
Ha conquistato il suo cuore.

  • un paziente

Questa relazione è malata.
Hanno un sano matrimonio.
È un rapporto stanco.

 

La metafora è un potente strumento cognitivo che ci permette di categorizzare le esperienze della nostra vita. La usiamo per dare un senso alla nostra quotidianità. Per raccontare, con un tocco poetico, ciò che facciamo, abbiamo o vorremo fare.

 

Vuoi parlare di soldi e amore? Di tempo e obiettivi? Usa una metafora per tradurre in parole i tuoi pensieri. Con stile, la classe non è mica acqua.

 

Basterebbero questi due esempi per comprendere come la metafora è onnipresente nella vita di tutti i giorni e come essa ci fa vivere una cosa per un’altra.

 

Nella nostra quotidianità, matrimoniale, relazionale e professionale, ci ritroviamo spesso a negoziare il significato delle nostre azioni. A quel punto, possiamo far entrare in gioco lei: la Regina delle figure retoriche. È la migliore tra le figure retoriche a “confondere le idee” e far vivere al nostro interlocutore un’esperienza in termini di un’altra.

 

A lungo considerata un artificio retorico e per questo motivo spesso disdegnata, la metafora è diffusa tanto nelle parole della nostra quotidianità quanto nel nostro modo di pensare e di agire. Essa rende piacevole e stra-ordinario il nostro ordinario.

 

Dopo un primo esempio più adatto all’ambito professionale (il tempo è denaro) e un secondo più appropriato alla sfera delle relazioni (l’amore è un viaggio), ecco la metafora la discussione è una guerra che nella vita di tutti i giorni si esprime così:

Ha attaccato ogni punto debole nella mia argomentazione.

Ha demolito il suo argomento.

Le sue critiche hanno colpito nel segno.

Non ho mai avuto la meglio su di lui in una discussione.

Non sei d’accordo? Va bene, spara!

Se usi questa strategia, ti fa fuori in un attimo.

Spesso parliamo della discussione e del dibattito in termini di guerra. Intendiamo il contraddittorio come una battaglia in cui o vinci o perdi. L’interlocutore è un nemico, attacchiamo le sue posizioni mentre difendiamo le nostre, guadagniamo o perdiamo terreno, per avere l’ultima parola e conquistare l’uditorio facciamo piani e usiamo strategie. Infine, abbandoniamo le posizioni indifendibili e scegliamo nuove tattiche di attacco.

 

Insomma con una visione così, la discussione e il dibattito sono un campo di battaglia. Si salvi chi può!

 

Ma non è tutto guerra, quel che si combatte. Se frequenti questo blog da un po’ sai che il contraddittorio può essere non solo utile, ma anche desiderabile. Nella giusta prospettiva, il dibattito è un potente strumento di sviluppo personale (clicca e scopri perché).

 

Comunque: come buona pratica in vista di un confronto ti suggerisco di porti queste tre domande prima di aprire bocca.

 

Per concludere: la vita è un gioco d’azzardo è una metafora particolarmente adatta agli audaci, ai curiosi, agli intraprendenti. A coloro che stanno spesso fuori dalla loro zona di comfort. Si esprime così:

Correrò i miei rischi.

Ha un asso nella manica.

La posta in gioco è alta.

Le probabilità sono contro di me.

Se giochi bene le tue carte, puoi farcela.

Sta bleffando.

Le metafore di cui ti ho parlato in questo articolo sono presenti in tutte le culture occidentali. Se ne occupa in maniera diffusamente un libro dal titolo suggestivo: Metafora e vita quotidiana, scritto da George Lakoff, linguista, e Mark Johnson, filosofo.

 

Gli autori analizzano la Regina delle figure retoriche partendo da un’idea tanto semplice quanto geniale: la metafora non è presente solo nelle nostre parole, ma anche nella nostra mente.

 

I primi tentativi di esplorare questa graziosa figura retorica risalgono ai tempi di Aristotele, il quale parlava di sapere acquisito attraverso la metafora. Diceva: “le metafore devono essere ricavate da ciò che è bello per suono, per effetto, per efficacia visiva o per qualche altra impressione”.

 

Quindi: un discorso ricco di metafore sorprenderà il tuo interlocutore e avrà più possibilità di essere ricordato.

 

Ricordatelo 😉

 

Foto tratta da Google immagini